
A prescindere dal vostro personale rapporto coi pasti in aereo, il mondo della ristorazione dell’aria sposta miliardi di euro ogni anno.
Anche se il cibo ad alta quota non rientra probabilmente tra le preferenze assolute, uno snack veloce aiuta a fare il pieno di energie e - perché no – a stemperare l’attesa dell’atterraggio. Specie nel caso di rotte particolarmente lunghe, è necessario affidarsi alle abilità culinarie delle hostess e il digiuno non è mai una buona soluzione.
All’interno delle proposte c’è però da valutare bene cosa mangiare e cosa invece è meglio evitare come la peste in volo.
Da mettere al bando, intanto, ci sono i sapori forti: rinunciare a cipolla e aglio gioverà a voi e alle conversazioni che intraprenderete coi vicini di posto. L’effetto di questi sapori può prolungarsi per 24 ore, sufficienti per dissuadere chiunque dal farvi aprire bocca.
E no, non vale come scusa la cipolla inserita nell’insalata di pomodori, e neppure quel panino aromatizzato all’aglio. Piuttosto, ma solo nel caso in cui non riusciate a rinunciarvi, sappiate che mangiare una mela cruda e triturare coi denti delle foglie di menta fresca può ridurre il cattivo odore.
Strano pensare che siano le hostess addette ai vizi dei passeggeri di prima classe a offrirlo, ma l’alcool proprio è vietato. E non tanto per il rischio di farvi risultare più simpatici avendo alzato leggermente il gomito, quanto per il fatto che peggiora la circolazione del sangue. Per salvaguardare la circolazione invece di cibarvi attraverso lo stomaco, tenetevi alla larga da caffè e formaggi: i primi stimolano la produzione di urina, i secondi potrebbero farvi venir voglia di andare in bagno.
La regola aurea è quella di limitare i carboidrati, di ogni tipo: patatine e noccioline specialmente, visto che contengono sale e rafforzano la ritenzione idrica.
Inoltre non ve li gusterete, visto che in volo c’è più pressione, dunque meno ossigeno circola nel sangue. La percezione e il gusto dei cibi è dunque alterato: il rischio è di ordinare un cibo che oltre a non essere indicato risulti perfino privo di gusto.
E non perché non sia cucinato bene, sia chiaro, ma perché i vostri recettori non capiscono propriamente cosa stiano mangiando.
Per lo stesso discorso, pane, pasta e riso sono difficilissimi da rifiutare ma allo stesso tempo trattengono liquidi e alimentano quell’odioso senso di pesantezza di cui faremmo a meno. Carni rosse e condimenti sono difficilmente digeribili a terra, figuriamoci in volo: vorrete mica rischiare bruciori di stomaco a 10mila metri d’altezza?
Arrivati a questo punto, forse è il caso di elencare cosa si possa mangiare in aereo.
La premessa riguarda il restare leggeri: il metabolismo a 8mila piedi funziona 1/3 rispetto al normale e capirete da voi che la digestione non sia felicissima. Dunque, semaforo verde a cibi come pomodori, funghi e fagioli, pesce cotto alla griglia e non bollito, verdure preferibilmente non lesse.
A discapito di quanto detto finora, il burro d’arachidi potrebbe rivelarsi un insospettabile aiutante per via del suo alto contenuto proteico.
Infine, approfittate di tè e tisane che vi verranno offerti a bordo. Come main course prediligete la carne bianca in alternativa al pesce, dunque accompagnatela con insalata, carote, cetrioli e peperoni.
Perché sì, apparentemente sono duri da digerire ma per aria sono curiosamente indicati. A differenza, invece, di cipolle e aglio, alcool, caffè, formaggi e pasta.
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