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Le scuse più strane per i ritardi dei voli aerei.

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Le scuse più strane per i ritardi dei voli aerei.

Vi è mai capitato di sentire a bordo di un aereo o in aeroporto il seguente annuncio?

“Ci scusiamo per il ritardo del volo dovuto al succo d’arancia rovesciato”.

È solo una delle cause – o scuse – per giustificare il ritardo di un volo.

Talvolta il motivo è molto più terribile, come un pilota ubriaco o uno stormo di pipistrelli che sorvola l’aeroporto.

È quanto risulta da uno studio che ha analizzato centinaia di voli decollati o atterrati in ritardo secondo cui le ragioni erano alquanto bizzarre. Specialmente nei casi in cui il ritardo superava le 29 ore e le spese dei rimborsi richiesti dai passeggeri erano elevatissime.

Uno dei casi più strani è avvenuto a bordo di un volo easyJet diretto da Liverpool a Malaga. Un passeggero ha versato del succo d’arancia a bordo causando un guasto elettrico che ha bloccato l’aereo per ore.

Non era vero, ma questo si è scoperto solo quando un passeggero ha fatto causa alla compagnia aerea che ha dovuto sborsare 400 euro di indennizzo monetario.

Qualche anno prima la compagnia aerea Jet2.com aveva cancellato un volo dall’aeroporto di Milas, in Turchia, a Manchester perché l’aeromobile era rimasto troppo tempo sotto il sole. Un passeggero è riuscito a ottenere 470 euro di rimborso perché il volo era stato ritardato di 24 ore.

In un altro caso un volo era decollato con un ritardo di cinque ore perché un pipistrello era finito in uno dei motori durante l’atterraggio. Un ingegnere ha dovuto volare da Montpellier fino allo scalo di Luton per riuscire a completare i controlli di sicurezza.

Infine, un volo ha subìto un ritardo di ben 29 ore per essere rimasto senza carburante ed essere stato colpito da un fulmine. Ma proprio quando l’aereo stava finalmente per ripartire, l’equipaggio ha comunicato ai passeggeri che il turno era terminato e che non poteva più lavorare. Oltre al danno la beffa.

Se vi è mai capitato un ritardo aereo per uno di questi motivi, ci sono gli estremi per chiedere i danni. Per essere certi di essere rimborsati, è necessario che il volo parta o arrivi in uno degli scali dell’Unione europea, che il fatto sia accaduto negli ultimi due anni e che il ritardo sia superiore alle tre ore”.

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