
Gli imprevisti che rovinano il viaggio di nozze, proprio per l’eccezionalità dell’evento e la magia che dovrebbe contraddistinguerlo, obbligano il tour operator a risarcire tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali subìti dai viaggiatori durante la loro luna di miele.
La giurisprudenza ha più volte precisato che i fastidi che pregiudicano la serenità della luna di miele e che ovviamente non siano “futili”, fanno sorgere il risarcimento del danno non patrimoniale da vacanza rovinata come disciplinato dal Codice del Turismo.
Il viaggio di nozze, infatti, è un evento tendenzialmente unico e irripetibile, pertanto per preservarne tale finalità bisogna evitare tutti gli eventuali disservizi.
Tali sarebbero, ad esempio, i servizi fatiscenti nell’hotel oppure la perdita o il danneggiamento dei bagagli da parte della compagnia aerea di cui si è avvalso il Tour operator che senz’altro possono incidere sulla buona riuscita del viaggio di nozze.
La giurisprudenza ha avuto modo di escludere che la “dissenteria esotica” possa essere un danno risarcibile.
Ciò innanzitutto perché, in tal caso, si dovrebbe fornire una prova – difficile però da raggiungere – sulla stretta interdipendenza tra il mal di pancia e i pasti serviti dall’hotel ospitante.
In secondo luogo perché è sempre buona norma, specie nei posti tropicali non bere acqua dal rubinetto, non lavarsi i denti con l’acqua corrente e tenere la bocca chiusa quando si fa la doccia.
Occorre ricordare inoltre che il Tour operator è responsabile di tutti i danni subìti dai novelli sposi durante la loro luna di miele, anche se addebitabili a soggetti terzi prestatore di servizi (ad esempio compagnia aerea).