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Per avere diritto all’indennizzo, i passeggeri devono soddisfare le condizioni previste dal regolamento comunitario 261/2004.
Esibire anzitutto un biglietto valido e arrivare in aeroporto in tempo utile per eseguire il check-in (almeno 45 minuti prima dell'orario fissato per il volo a meno che non sia stato disposto diversamente dalla compagnia aerea).
La Corte di Giustizia Europea ha stabilito che la situazione dei voli ritardati deve essere equiparata, per quanto riguarda l’applicazione del diritto ad una compensazione pecuniaria, a quella dei passeggeri di voli cancellati, poiché tali passeggeri subiscono un disagio simile in termini di perdita di tempo (C. Giust,. Sez. Grande, 23.10.2012, C-581/10).
Il passeggero ha diritto all’indennizzo se la compagnia aerea é responsabile del ritardo/cancellazione. Il regolamento specifica che il passeggero ha diritto ad una compensazione monetaria nel caso di ritardi superiori alle 3 ore o per la definitiva cancellazione del volo.
Inoltre, la giurisprudenza comunitaria ha avuto modo di stabilire che le compagnie aeree sono dovute a corrispondere l’indennizzo anche quando il ritardo o la cancellazione del volo è dovuto a guasti tecnici dell’aeromobile.
La richiesta di indennizzo monetario deve essere inoltrata entro il temine di decadenza di due anni del giorno di effettuazione del volo, o mancata effettuazione dello stesso nel caso di cancellazione o negato imbarco. Rimane salvo il termine ordinario di cinque anni qualora il passeggero lamenti altri ulteriori danni di cui deve fornire prova.
Quanto ammonta l’indennizzo?
Quando la compagnia è responsabile del ritardo/cancellazione, i passeggeri hanno diritto ad un indennizzo che dipende dalla distanza del volo (e non dal costo del biglietto).
Il regolamento comunitario stabilisce che un passeggero che ha subìto un ritardo di almeno 4 ore per un volo pari o più a 3500 km ha diritto a un indennizzo pari a 600€. Per i voli in ritardo la cui distanza va da 1500 a 3500 km, l’indennizzo è pari a 400€. Se la distanza è inferiore a 1500 km, il passeggero avrà diritto a un indennizzo di 250€. In questi ultimi due casi, il ritardo del volo deve essere superiore alle 3 ore rispetto all’orario indicato originariamente nella carta d’imbarco.
Occorre sapere che le compagnie aeree possono sostituire l’indennizzo monetario con Bonus sconto o altre utilità solo laddove vi sia un accordo firmato dal passeggero.
Quando è escluso l’indennizzo?
Secondo dal Regolamento Comunitario 261/2004, i passeggeri non hanno diritto al risarcimento quando i motivi del ritardo/cancellazione non sono imputabili alla compagnia aerea, ovvero in ipotesi definite comunemente "circostanze eccezionali" (scioperi, pessime condizioni meteorologiche e/o chiusura dell'aeroporto o dello spazio aereo).
In tali evenienze, come nel caso di ritardo del volo superiore alle due ore, i passeggeri hanno comunque diritto ad alcuni servizi erogati gratuitamente dalle compagnie aeree quali bevande, cibo, telefonate, invio fax o e-mail.
In caso di ritardo del volo superiore alle cinque ore, i passeggeri possono rinunciare al volo. La compagnia aerea ha l'obbligo di informare i passeggeri di detta opzione e dell'ammontare del rimborso. In alternativa, il passeggero ha diritto ad un volo sostitutivo verso la destinazione o verso il punto di partenza del viaggio.
In caso di cancellazione del volo è escluso l’indennizzo se il passeggero è stato preavvisato: 1) con almeno 2 settimane di anticipo; 2) nel periodo compreso fra 2 settimane e 7 giorni e venga offerto un volo alternativo non più di 2 ore prima dell’orario di partenza originario e di raggiungere la destinazione finale meno di 4 ore dopo l’orario di arrivo originariamente previsto; 3) meno di 7 giorni prima se viene offerto un volo alternativo non più di un’ora prima dell’orario di partenza originario e di raggiungere la destinazione finale meno di 2 ore dopo l’orario di arrivo previsto.